Durante il Cdm di oggi si discuterà della possibilità di un decreto da 3 miliardi per contrastare il caro bollette e un intervento da 900 milioni per finanziare la quarantena dei lavoratori che tornerebbe ad essere equiparata a una malattia e quindi pagata dall’Inps. Recuperando dai fondi anti-Covid inutilizzati il governo punta a varare dunque un decreto taglia-bollette, che dovrebbe ospitare anche il rifinanziamento per circa 900 milioni dell’indennità di quarantena.
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si era impegnato già fine agosto a trovare rimedio per evitare che i lavoratori costretti alla quarantena per contatti con un positivo Covid si ritrovassero anche con un taglio dello stipendio perché messi in aspettativa o in sospensione dal lavoro non retribuita. La misura, introdotta a inizio pandemia e finanziata nel 2020 con 663 milioni, non era stata rinnovata per il 2021, salvo per i lavoratori fragili (con una copertura di 282 milioni). Ma ora si lavora per inserirla nel nuovo decreto, mentre sarebbe ancora in fase di valutazione il rifinanziamento del congedo al 50% per i genitori con i figli in Dad.