Il 2 novembre di un anno fa, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, ci ha lasciato quello che in molti considerano “l’ultimo grande Re di Roma”. Appassionato di musica sin da bambino, suonava la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso. Il primo, inaspettato, successo arriva solo nel 1970. Aveva già 30 anni quando è stato chiamato improvvisamente e inaspettatamente a sostituire Domenico Modugno nella parte di Ademar nella commedia musicale “Alleluja brava gente”. Da allora ha iniziato una carriera ricca di trionfi, dal teatro alla tv, dal cinema alla musica.
Commuove che proprio a un anno dalla sua morte Proietti torni a vivere almeno sugli schermi, in “Io sono Babbo Natale” di Edoardo Falcone, in sala il 3 novembre, e nel bel documentario “Luigi Proietti detto Gigi”, di Edoardo Leo.