l’indice di gradimento del governo fa segnare un aumento di tre punti rispetto a ottobre (da 60 a 63), avvicinandosi a quello del premier che aumenta di un punto (da 63 a 64). Stando ai numeri rintracciati dal Corriere della Sera, ai vertici della graduatoria si confermano il Pd con il 20,8% delle preferenze (stabile rispetto a ottobre), FdI che aumenta di un punto (dal 18,8% di ottobre al 19,8% odierno) e scavalca la Lega che si attesta al 19,1% (- 0,9%).
Va osservato che le differenze tra i primi tre partiti sono davvero contenute, all’interno del margine di errore statistico e ciò determina, nelle diverse rilevazioni, sorpassi e controsorpassi sul podio. A seguire si colloca il M5S con il 15,5%, in calo di un punto, quindi Forza Italia con l’8,5% (+0,5%), poi la consueta schiera di forze politiche intorno al 2%. Da notare l’aumento del partito degli astensionisti e degli indecisi che raggiunge il 41,5%.
Sulla base di queste stime, sommando i dati di preferenza attribuiti ai singoli partiti complessivamente le tre forze del centrodestra si attestano al 47,4% e prevalgono sia sul centrosinistra (32,1%) nonché su un’alleanza giallorossa (Pd, M5s, Art.1-Mdp e SI), accreditata del 39,1%.