Chiedo alle istituzioni e alle famiglie di mantenere alta l’attenzione affinché episodi relativi a matrimoni forzati e precoci non accadano più”. Lo dice il garante della regione Puglia dei diritti del minore, Ludovico Abbaticchio, con riferimento alla storia di una ragazzina di 12 anni promessa in sposa al fratello del nuovo partner della madre. “A far saltare i programmi una denuncia del padre della piccola che ha interessato la Procura minorile di Lecce, che a sua volta ha ottenuto dal tribunale la sospensione della potestà genitoriale della madre e l’allontanamento della bambina che ora è affidata ai nonni paterni. Lo ‘sposo’ ha 22 anni”, dice Abbaticchio.”Tutti questo accade ancora sotto i nostri occhi ciechi e, se non fosse intervenuto il padre, nulla e nessuno avrebbe strappato la bambina dall’orrore. Nessuna denuncia, nessuna interrogazione. Obbligata a restare chiusa in casa e controllata in ogni suo raro spostamento. Per recarsi a fare la spesa girava da tempo con un velo ed era stata ritirata dalla scuola e dalle normali frequentazioni”, prosegue.
“Il fenomeno ormai globale, attraversa anche l’Europa e l’Italia, in seguito alle migrazioni. Sono 146 i paesi dove le ragazze possono sposarsi al di sotto dei 18 anni e in ben 52 paesi possono farlo anche prima di compiere i 15 anni. La mozione approvata nel 2015 di fatto impegnava il governo a dare attuazione alla risoluzione Onu contro i matrimoni di minori forzati, a sostenere a livello globale una rinnovata campagna per prevenire ed eliminare questa pratica che viola i diritti umani delle bambine, a sostenere finanziariamente programmi e progetti di cooperazione internazionale per la prevenzione e l’abbandono dei matrimoni di minori, precoci e forzati”, ricorda ancora Abbaticchio.”In Italia da tempo, attraverso progetti sul campo e attività di informazione si lavora per fare in modo che le ragazze e le donne vedano riconosciuti i propri diritti e possano partecipare in prima persona alla vita dei paesi da cui provengono così come a quella dei paesi in cui risiedono. L’attenzione deve essere alta”, conclude.