“Come famiglia australiana del tennis, riconosciamo che i recenti eventi siano stati una distrazione significativa per tutti e siamo profondamente rammaricati per l’impatto che hanno avuto su tutti i giocatori”. A due giorni dalla sentenza che ha messo fine al caso Djokovic, gli organizzatori degli Australian Open rompono il silenzio con una nota ufficiale, in cui ribadiscono il massimo rispetto “per la decisione del ministro dell’Immigrazione e per la pronuncia della Corte Federale” con cui di fatto è stato negato il visto al tennista serbo. “Gli Australian Open ora sono cominciati e la nostra priorità è sempre stata mettere su uno dei più grandi eventi sportivi al mondo e assicurare la miglior esperienza possibile a giocatori, tifosi e comunità “. Quanto successo nei giorni scorsi è qualcosa che, sperano gli organizzatori, non si ripeterà più. “Ci sono sempre lezioni da imparare e rivedremo tutti gli aspetti della nostra preparazione e implementazione come ogni anno. Adesso vogliamo, come i giocatori e tutti i tifosi, che il focus torni su questo sport che ci fa appassionare, non vediamo l’ora di vivere queste due grandi settimane di tennis che abbiamo davanti”.