Quella sulle pensioni di garanzia e una battaglia per la quale il segretario della Cgil, Maurizio Landini, si sta spendendo molto. “Pensione di garanzia – ha spiegato – che vale per tutti quelli che hanno un’attività lavorativa non continua e quindi con dei vuoti contributivi che devono essere colmati e garantiti dal sistema nel suo complesso per assicurare la pensione anche a queste persone”. “Per noi – ha aggiunto – vuol dire combattere la precarietà e quindi fare in modo che il lavoro, qualsiasi esso sia, permetta di avere anche i contributi per andare in pensione”. L’altro punto cruciale per Landini è “cambiare radicalmente la cosiddetta Legge Fornero. All’età di 62 anni ci deve essere il diritto di poter scegliere di andare in pensione; stiamo dicendo di riconoscere che i lavori non sono tutti uguali , stiamo dicendo che le donne non debbano sobbarcarsi il prezzo che hanno pagato con quella riforma che ha alzato l’età pensionabile e che non riconosce le diversità di genere”. E che invece, ha ribadito, devono essere riconosciute dentro la riforma”. “In più stiamo pensando che va riconosciuto anche il lavoro di cura. Su questo, finalmente, il Governo ha aperto un tavolo di trattativa. C’è stato un primo incontro il 12 di gennaio, ci saranno altri incontri tecnici nei prossimi giorni e ne è stato fissato uno di verifica il 7 febbraio per fare il punto – ha concluso – e accertare se c’è la possibilità di una trattativa che sia in grado di delineare un nuovo sistema di riforma che ne ridisegni una nuova”.