Dall’inizio della pandemia quasi la metà delle famiglie italiane ha eroso i risparmi o si è indebitata, innanzitutto per far fronte al caro-bollette. Tagliate le spese non strettamente necessarie e ridotte alcune spese come quelle dentistiche. Soffre il “ceto popolare”: l’83% è in difficoltà per gli acquisti alimentari. È quanto risulta da un’indagine condotta su un campione rappresentativo della popolazione nell’ambito dell’Osservatorio Legacoop, realizzato dall’Area studi insieme ad Ipsos. La crisi indotta dall’emergenza sanitaria è stata asimmetrica e ha aggravato le polarizzazioni: dall’inizio della pandemia, infatti, se il 55% delle famiglie ha mantenuto inalterato o aumentato il livello di risparmio (l’81% nel ceto medio e il 71% tra i giovani dai 18 ai 30 anni), il 45% ha visto erodere i propri risparmi o ha contratto debiti, con una particolare sofferenza per il ceto popolare (70%) e quello medio-basso (58%). Tra i motivi che hanno determinato l’erosione dei risparmi o l’indebitamento, al primo posto figura l’aumento delle bollette di gas, elettricità e acqua (59%, che sale al 65% per il ceto popolare e al 67% nell’Italia centrale), seguito dall’incremento dei prezzi dei prodotti alimentari (49%, 54% nel ceto popolare), dalla diminuzione dello stipendio o di altre fonti di reddito (36%, che sale al 40% nel ceto medio-basso), da spese impreviste (24%), da spese sanitarie impreviste (22%, ma al 27% nel Sud e Isole). “Lo studio dei bilanci delle famiglie italiane conferma che la pandemia ci lascia un Paese ancora più diviso in due”, commenta il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti. “La crisi ha allargato le distanze sociali ed economiche perché ha colpito in modo diverso le persone e le famiglie. Si è poi aggiunto il caro prezzi che affligge 9 italiani su 10: ecco perché abbiamo denunciato con forza il rischio di una ‘bomba sociale’. Naturalmente – prosegue – il rallentamento dei consumi è un rischio da scongiurare, ma lo è altrettanto l’angoscia dei nostri concittadini per le spese mediche o dentistiche. Per ricostruire il Paese oltre alle risorse, serve combattere la paura e investire sulla fiducia”.