Confesercenti ha svolto a Roma l’assemblea 2021, parlando del futuro delle imprese di vicinato, del turismo, del commercio e dei servizi, tra emergenza sanitaria, economica e ripartenza: questo il tema al centro dell’assemblea, il culmine dell’attività associativa della confederazione delle piccole e medie imprese.
“La maggiore inflazione potrebbe sottrarre, in 2 anni, 9,5 miliardi di euro di consumi: circa 4 miliardi quest’anno e 5,5 miliardi del 2022”, avverte la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, all’assemblea annuale: “La ripresa dei consumi sarà più lenta di quella del Pil”.
E ancora. “A fine 2022 il volume dei consumi potrebbe rimanere al di sotto del livello pre-pandemico, con uno scarto residuo di circa 20 miliardi. La pandemia ha impoverito gli italiani. A fine 2021 il reddito medio delle famiglie sarà ancora 512 euro inferiore ai livelli pre-crisi”, e la prudenza ha portato ad una perdita di consumi “fra 35 e 40 miliardi annui”.
“Bene la riforma fiscale. C’è molto da fare”, avverte Confesercenti. “Gli 8 miliardi destinati dalla legge di bilancio ad alleggerire la pressione fiscale costituiscono una base di partenza molto ridotta. E non è ancora chiara la fase due: non è ancora definito come saranno ripartiti”.