In tutta l’Italia, nei giorni scorsi è rimbalzato un video virale. Una giovane donna impegnata con il tagliaerba sul prato di Marassi, lo stadio di Genova, il giorno della partita tra Sampdoria e Inter. La ragazza, mentre lavorava poco prima dell’inizio del match, veniva bersagliata da alcuni cori sessisti scanditi a gran voce dagli ultras. “Lascialo stare il tagliaerba te la rasiamo noi“, questo il testo del coretto, urlato a gran voce con tanto di mani e tamburi battuti a tempo. C’è chi ha parlato di normale goliardia, chi di scherzo innocuo, chi si è scandalizzato e rammaricato per la ragazza.
L’avvocato Cathy La Torre, specializzata in diritto antidiscriminatorio, commenta in questo modo la vicenda: “Lei sta lavorando mentre quegli uomini sono allo stadio per divertirsi e intonano cori sulla sua vagina. Cori che vengono definiti ‘scherzosi’ e ‘goliardici’, al pari di tanti siti di sport che usano la stessa parola ‘goliardia‘. Perché certo, è goliardico no? Divertente. Le matte risate. Per chi canta”. E prosegue: “Sarebbero stati dello stesso parere se al posto di quella ragazza ci fosse stata una loro figlia o sorella o fidanzata o mamma. Anzi, loro stessi. Che mentre lavorano, sentono cori di migliaia di persone sul proprio buco del c***. O sulle piccole dimensioni del proprio pene. Bello? Goliardico”.
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