Sembrava morto in cella per cause naturali un detenuto del carcere di Caltagirone il 31 gennaio scorso, ma accertamenti medico legali hanno permesso di accertare che invece G.C. era stato assassinato. E per la Procura a ucciderlo sarebbe stato il suo compagno di cella di allora, che lo avrebbe strangolato nel sonno. L’indagato per l’omicidio, che era ai domiciliari, è stato arrestato dai carabinieri. Nei suoi confronti militari hanno eseguito un’ordinanza del Gip emessa su richiesta del procuratore.
“La minuziosa attività investigativa svolta – scrive la Procura nel comunicato – corroborata da inequivocabili accertamenti medico-legali, permetteva di fare luce sulle cause del decesso del detenuto, inizialmente apparsa quale morte naturale. Al contrario, le indagini eseguite accertavano che G. T., mediante strangolamento, attingendo il collo mentre questi dormiva, cagionava la morte del suo compagno di cella. L’indagato, che era detenuto per un altro reato, è stato poi scarcerato e posto agli arresti domiciliari. Dopo i nuovi sviluppi, l’indagato, peraltro già condannato in passato per omicidio e tentato omicidio è stato nuovamente arrestato”.