Non tira un buon vento per i piloti di Alitalia che non sono stati assunti da Ita Airways, la nuova mini-compagnia pubblica. Questi piloti devono pagare di tasca propria le ore di simulatore necessarie per fare i test periodici per mantenere la licenza di volo, che richiede ogni anno degli esami. Finché volavano con Alitalia provvedeva la compagnia ma, dopo la nascita di Ita, i piloti non assunti devono arrangiarsi da soli, pagandosi il simulatore presso aziende straniere che addestrano i piloti, secondo una denuncia del sindacato.
Il sindacato fa così notare che il governo non ha rispettato gli impegni assunti nell’accordo firmato il 5 ottobre al ministero del Lavoro: “Il pilota Alitalia non ha ancora ricevuto i soldi della cassa integrazione di settembre – è possibile leggere – ma deve affrontare da solo le spese per il rinnovo della licenza di volo, nonostante l’accordo siglato il 5 ottobre dal ministero del Lavoro, guidato dal ministro Andrea Orlando, che si era impegnato a provvedere al rinnovo delle licenze e delle certificazioni del personale. Nulla di tutto questo però ha ancora visto la luce. Stiamo parlando della più grande crisi industriale del paese in cui i lavoratori e professionisti del settore sono abbandonati a se stessi nel silenzio di stampa e media”.